Ma non possiamo dimenticare il più vasto problema della Salute Mentale.
Nata dall’attività di tirocinio e di volontariato all’interno del Dipartimento di Salute Mentale, la Sirena ha scoperto ben presto che non ci si può occupare strettamente di anoressia e bulimia , ma che questi problemi attraversano trasversalmente varie aree di sofferenza psicopatologica, segnatamente quella dell’età giovanile, anche se non strettamente da includere nelle anoressie. In quella delicata età di passaggio fra la tarda infanzia e l’adolescenza, con la maturazione psicosessuale, si possono esprimere non solo i disturbi alimentari, ma anche altre forme (dissociazioni, ossessioni, panico, depressioni, autolesionismo, uso di sostanze) che vanno accolte e individuate da subito.
Solo con una solida presa in carico, si può evitare lo scivolamento verso la malattia conclamata e la cronicità. A partire da queste osservazioni, La Sirena si pone come una voce critica e costruttiva di fronte a quelle istituzioni dedicate alla salute mentale , ma troppo spesso irrigidite dietro burocrazie pretestuose, parcellizzazioni dei servizi, inesorabilmente svuotati del minimo indispensabile per funzionare. Lo affermiamo a cuore aperto, con passione e consapevolezza: così sta emergendo una nuova cronicità e sopratutto i giovani vagano da una parte all’altra talvolta solo per essere ascoltati.