Bulimia

Un pozzo buio e profondo da colmare”

La Bulimia nervosa è caratterizzata da ricorrenti episodi di abbuffate (assunzione di abnormi quantità di cibo in un breve lasso di tempo) che avvengono almeno due volte a settimana e sono caratterizzate da perdita di controllo che impedisce di smettere di mangiare una volta che si è iniziato, e da grossi sensi di colpa e di vergogna; tali comportamenti sono seguiti da condotte compensatorie (vomito auto-indotto, uso di lassativi o diuretici, eccessivo esercizio fisico, digiuni) per impedire l’assunzione di peso e da grande preoccupazione per il proprio peso e per l’aspetto fisico.

Tutta l’organizzazione della giornata e della vita della persona bulimica si struttura attorno al pensiero del cibo, alla necessità di procurarselo, al tempo dell’abbuffata, a come eliminarlo, rendendola simile alle patologie da dipendenza: ciò da cui si dipende è il cibo.

I vissuti che accompagnano più frequentemente la bulimia sono la vergogna e il senso di colpa per il proprio comportamento.  La persona vive nel momento dell’abbuffata una totale perdita di controllo. La sensazione soggettiva è quella di ‘un pozzo buio e profondo da colmare’, un vuoto soggettivo disperato, che si cerca di riempire attraverso un’assunzione di quantità eccessive di cibo in un circolo vizioso senza fine.

A differenza dell’anoressia, dove il corpo porta i segni evidenti del deperimento fisico, la bulimia non è così visibile: la persona è spesso normopeso. Questo aspetto accentua ancora di più il vissuto di vergogna: un terribile segreto da nascondere.

Anche la Bulimia può produrre conseguenze gravi sulla salute di chi ne soffre: compromissione dell’apparto dirìgerente, esofago, erosione dello smalto ai denti, disidratazione, e disfunzioni cardiache.